Dalla mente dello scultore
Nel settembre del 1952 la giuria è pronta a comunicare le decisioni: vincono a pari merito Carlo Dradi e Fulvio Pardi nella sezione "Marchio Supercortemaggiore". Vince il Cane a sei zampe nella sezione "Cartellone Supercortemaggiore" (con il titolo 3x3). Hanno partecipato al concorso personaggi di spicco del mondo della grafica italiana: Fortunato Depero, Armando Testa, Marcello Nizzoli. Alla fine a vincere con il Cane a sei zampe è un grafico milanese, Giuseppe Guzzi. Questo almeno stando a quanto dichiarato nel verbale del concorso. Giuseppe Guzzi, anche grazie al ricco premio incassato, deciderà di trasferirsi in Argentina, dove poco dopo andrà a vivere, facendo perdere le proprie tracce. Ma la storia non finisce qui
In effetti la paternità del marchio non era affatto riconducibile a Giuseppe Guzzi. Nel 1983 infatti il figlio dello scultore Luigi Broggini, rese nota la paternità del marchio. Il nome di Broggini compare anche, già nel 1952, nella lettera in cui si comunica a Fortunato Depero la sua mancata vittoria. La sezione "è stata vinta dallo scultore Luigi Broggini", che evidentemente non amava collegare il suo nome ad opere di carattere, diciamo così, "commerciale".