Il patrimonio dell’archivio è costituito da diverse tipologie di documenti e da alcune raccolte che consentono di ripercorrere la storia di Eni e delle sue società. E’ materiale che parte dai primi anni del Novecento e che racconta la nascita dell’industria petrolifera italiana e la politica energetica dell’Italia. Documenti che mostrano lo spirito d’avventura dei nostri primi esploratori inviati alla ricerca di idrocarburi in tutte le regioni del mondo, la capacità dei nostri manager di individuare nuove strade di collaborazione, lo spirito creativo dei nostri pubblicitari nel disegnare campagne innovative, l’intelligenza dei ricercatori nel progettare tecnologie e brevetti d’avanguardia. Sono questi, ma non solo, i contenuti di uno straordinario patrimonio storico custodito gelosamente e messo a disposizione della comunità scientifica, dei ricercatori, degli studenti.
L'archivio documentale è il frutto di un lungo e complesso lavoro di ricerca, selezione e ordinamento delle carte attraverso cui è possibile ricostruire la storia di Eni e delle sue società, dell'industria petrolifera e della politica energetica italiane. I documenti conservati risalgono ai primi anni del Novecento e le unità archivistiche descritte sono più di 30 mila. Il loro numero si incrementa periodicamente nel momento in cui l'Archivio storico Eni prende in carico il materiale non più d'uso corrente in azienda. Sono liberamente consultabili tutti i documenti che abbiano superato almeno trent'anni dal momento della loro redazione. Le carte sono descritte analiticamente ed è consentita una loro riproduzione per fini di studio e ricerca. Le serie più importanti e più consultate sono anche digitalizzate.
Vengono di seguito elencati i fondi dell’archivio documentale:
Sono più di 500 mila le immagini recuperate e conservate che testimoniano l’evoluzione dell’Italia a partire dalla ricerca petrolifera negli anni Trenta e poi la metanizzazione, la nascita delle stazioni di servizio e delle raffinerie, la vita dei tecnici al lavoro in Italia e all’estero, i villaggi vacanze costruiti per i dipendenti. La maggior parte degli scatti è stata realizzata da grandi fotografi: Bruno Stefani, Federico Patellani, Aldo Ballo, Sam Waagenaar, Mimmo Jodice e da agenzie importanti: Rotofoto, Giacomelli, Publifoto, Magnum.
È composto da più di 5 mila film. Sono per lo più pellicole, betacam e vhs provenienti dalla cineteca Agi, dai depositi delle ex società Snam, Agip e Agip Petroli, dalla Shell Italiana (ex IP), dalla comunicazione Eni e dall'archivio personale di Folon. La cineteca conserva documentari di alto valore artistico, restaurati e disponibili in formato digitale, girati da registi come Bernardo Bertolucci, i fratelli Taviani, Vittorio De Seta, Giuseppe Ferrara, Gillo Pontecorvo.
Questi documenti testimoniano la vasta attività di progettazione tecnica di Eni a partire dagli anni Cinquanta. Oleodotti, navi, piattaforme, ma anche palazzi per uffici, stazioni di servizio, motel, case per i dipendenti, chiese, villaggi per le vacanze. Gli autori di questi lavori sono per lo più progettisti interni delle sezioni tecniche di Agip, Snam e altre società, ma non mancano esempi di "grandi firme" come Mario Bacciocchi, Marcello Nizzoli, Mario Ridolfi, Marco Bacigalupo, Ugo Ratti.
L’archivio Disegni tecnici è articolato nelle seguenti serie:
Sul sito è possibile sfogliare la collezione completa de “Il Gatto Selvatico” (1955-1965), la rivista voluta da Enrico Mattei e diretta dal poeta Attilio Bertolucci. Rivolta ai dipendenti, con oltre 12 mila lettori era stampata a colori con molte fotografie. Un vero e proprio laboratorio culturale, al quale collaboravano autori come Leonardo Sciascia, Goffredo Parise, Natalia Ginzburg, Carlo Emilio Gadda. Con rubriche di sport, cinema, moda, gastronomia, la rivista racconta l'Italia degli anni del boom economico. L’altra rivista aziendale importante qui raccolta e più vicina a noi nel tempo è “Ecos” (1972-2002), anch’essa arricchita da collaboratori di rilievo come Primo Levi.
In questa sezione sono consultabili i manifesti delle più importanti campagne pubblicitarie Agip e gli oggetti più rappresentativi legati alla storia dell’azienda e ai suoi prodotti principali, come la “storica” benzina Supercortemaggiore. Sono presenti immagini della collezione di strumenti utilizzati a partire dagli anni Venti per l’estrazione del petrolio, distributori di benzina, la scrivania e l’automobile di Enrico Mattei. Per arrivare a ricordi come le cartoline e i gadget aziendali con il logo del cane a sei zampe.
Questa sezione ospita un ampio patrimonio bibliografico sulla storia dell’azienda che comprende le monografie sul contesto geopolitico nazionale e internazionale e le tesi di laurea sulla storia di Eni. Contiene inoltre gli opuscoli, le pubblicazioni aziendali e un nucleo consistente di libri sulla vita e le opere di Enrico Mattei, fondatore di Eni. La biblioteca raccoglie inoltre opere divulgative e specialistiche dedicate ai grandi autori della fotografia internazionale e alle principali scuole del Novecento.
Contiene circa 200 interviste tra videoregistrazioni e trascrizioni. Sono le testimonianze, raccolte a partire dagli anni Ottanta, di uomini e donne di Eni che hanno ricoperto incarichi diversi, rappresentanti del mondo politico, economico, culturale italiano, coinvolti in passaggi importanti della storia del Cane a sei zampe e dell’Italia. Attraverso i loro racconti è possibile conoscere vicende e retroscena inediti e illuminanti su numerosi aspetti della vita della compagnia petrolifera e delle sue più importanti società.