Nata nel 1972 da un'idea dell’allora capo ufficio stampa Gianni Rocca, all’epoca della presidenza di Raffaele Girotti, e anche “Ecos” vide la collaborazione di grandi nomi della letteratura italiana tra i quali Primo Levi, Alberto Bevilacqua, Giorgio Saviane, Roberto Vacca e di grandi illustratori e fotografi come Carla Accardi, Giovanni Hajnal, Lucio Castagneri, Francesco Manzini, Emilio Tadini e Giovanni Tinelli. Ispirata dalla stessa filosofia del 'Gatto Selvatico', il suo nome fu scelto perché breve e facile da ricordare: rinviava alla 'E' di 'Eni' e di 'energia', ma anche alle parole 'economia' e 'ecologia'. Pubblicata in italiano e in inglese, per una media di un centinaio di pagine ogni numero, “Ecos” aveva cadenza bimestrale ed era distribuita gratuitamente ai dipendenti del gruppo e a personalità della politica, dell’economia, della cultura e del giornalismo in Italia e all’estero. Concepita come uno strumento di comunicazione interna, sì, ma orientata anche a illustrare le attività del gruppo in Italia e all’estero e a mettere in contatto Paesi lontani. In trent’anni di vita, vennero realizzati centinaia di reportage nei cinque continenti, tradotti tutti in diverse lingue. 'Ecos' è stata la prima rivista aziendale in Occidente a realizzare e a diffondere in Cina numeri speciali in cinese, in kazako e in cirillico. La rivista chiuse nel 2002, trent’anni dopo il primo numero, e fu sostituita da 'Eni’s way Magazine'.