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Fotografie

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Fotografie pubblicate

51.637

Immagini digitalizzate

L'archivio storico fotografico conserva circa 500.000 immagini. I fondi fotografici ripercorrono la storia Eni e del suo fondatore Enrico Mattei, dei suoi tecnici e manager sul lavoro e nella vita sociale, l'evoluzione della ricerca petrolifera, la metanizzazione, lo sviluppo ed esportazione di tecniche per la costruzione di infrastrutture, rete di distribuzione carburanti, impianti petrolchimici e di raffinazione, immobili per uffici e per dipendenti, anche attraverso scatti d'autore e di studi famosi tra i quali Bruno Stefani, Federico Patellani, Aldo Ballo, Sam Waagenaar, Heinz Roettinger, John Phillips, Mimmo Jodice, Olivo Barbieri, Franco Fontana, Bruno Barbey, Donata Pizzi, Carlo Bavaglioli, Gianni Giansanti, Marco Anelli, lo Studio Rotofoto, lo Studio Giacomelli, Publifoto, Magnum Photos. L'archivio conserva inoltre, un'ampia collezione di pubblicità dagli anni Venti agli anni Novanta.

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Eni acquisisce una partecipazione nella Ieoc (International Egyptian oil company)

La collaborazione con l'Egitto

Quando nel 1953 nasce l'Eni, l'Italia è affamata di petrolio e di energia necessari per far ripartire le sue industrie e la sua economia. Le scoperte di idrocarburi dell'Agip nel paese sono importanti, ma non sono sufficienti per coprire un tale fabbisogno. L'Eni di Enrico Mattei comincia così la sua avventura all'estero e il primo paese a cui si rivolge è l'Egitto. E' qui che per la prima volta al mondo l'Eni applica una nuova formula contrattuale, passata poi alla storia come "formula Mattei" che rivoluzionerà il modo di fare industria petrolifera. Nasce con Eni un modo nuovo di di lavorare all'estero, da questo momento in poi si inizia a parlare di collaborazione con i paesi produttori.

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"Eni ha il massimo rispetto per i propri lavoratori e per le loro famiglie e farà tutto quanto necessario per assicurare il meritato riposo agli uomini che lavorano" (Enrico Mattei)

Le colonie per le vacanze

Cesenatico e Borca di Cadore rappresentano un'eccellenza nel panorama delle architetture aziendali per il welfare. La prima, marina, progettata dall'architetto Giuseppe Vaccaro e costruita alla fine degli anni Trenta; la seconda, montana, ad opera dell'architetto Edoardo Gellner e costruita a metà degli anni Cinquanta. Furono concepite entrambe per assolvere a una funzione sociale nei confronti dei lavoratori delle aziende del gruppo Eni e dei loro familiari. Per Enrico Mattei che volle fortemente la realizzazione del villaggio aziendale nelle Dolomiti, i dipendenti Eni di ogni ordine e grado dovevano poter riposare in vacanza con le loro famiglie, in una località da sogno, senza che vi fosse alcuna distinzione di trattamento. Non solo quindi gioielli di architettura all'avanguardia, motivo di vanto e di orgoglio, ma anche strumento e simbolo di una grande famiglia aziendale

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  • 18 Riviste