<p>A partire dalla metà degli anni Cinquanta Eni sigla i primi contratti con l'Egitto e l'Iran e, a seguire con altri paesi africani. Gli 'uomini del petrolio': geologi, sismologi, ingegneri, operatori Eni, partono per le prime campagne di ricerca all'estero. Si tratta di soggiornare per diversi mesi in paesi dalle temperature spesso estreme, di dormire in accampamenti nel deserto, di convivere con popolazioni nuove, mai incontrate prima. Sono esperienze 'pionieristiche' molto intense e impegnative per chi partecipa. I contesti sono spesso molto difficili, la nostalgia di casa è tanta, ma proprio per questo la sfida e l'avventura sono appassionanti. Si tratta di creare qualcosa di importante per il proprio paese, di assicurare all'Italia quell'indipendenza energetica che renderà tutti più liberi e sereni. L'entusiasmo di far parte di questa missione è testimoniato dalle centinaia di scatti realizzati degli stessi partecipanti all'impresa, raccolti in album vergati a mano e custoditi dagli stessi per anni con nostalgia e orgoglio.</p>